Che cosa è Hatha Yoga?
Lo Yoga, grande sentiero verso la ricerca dell'Unione Mistica, dell'Equilibrio psico-fisico e della Auto-Realizzazione o Liberazione, nel corso dei millenni, ha sviluppato vari metodologie di pratica.
Questo ha fatto si che ci siano vari tipi di Yoga e capita di sentire come una tendenza a dividere lo Yoga, in tecniche diverse, etc…ma lo Yoga è unione, lo Yoga è Uno, la parola stessa Yoga deriva dalla radice Sanscrita “ Yug “ che significa appunto unione, unire.

Per cui direi che l'approccio corretto sia che ogni tecnica o scuola offre il proprio contributo per arricchire questa grande pratica che, agendo sul corpo-mente, ci offre un metodo ricco di grandi benefici ed opportunità di evoluzione, sia per il corpo che per la mente ed ci invita dolcemente verso la via che ci porterà a riunirci con la nostra Sorgente.
Definizione di Hatha Yoga:
Definendo Hatha Yoga direi che si tratta della particolare corrente dello Yoga che ha messo più enfasi nello sviluppare l'aspetto fisico della pratica, per lavorare sulla materia grossolana del corpo e raffinarla. Infatti nel Hatha Yoga si presentano per la prima volte codificate in accurati manoscritti tutte le pratiche che prevedono:
Asana - il movimento del corpo
Shatkarman - la purificazione del corpo
Pranayama - esercizi per il controllo del respiro
Yoga Mudra - esercizi energetici
In India Hatha Yoga è associato nella tradizione popolare agli Yogi della Filosofia Natha Sampradaya attraverso il suo fondatore Matsyendranath, che è considerato un Santo, sia dalla tradizione Tantrica Induista che da quella Tantrica Buddista. Quasi tutti i testi di Hatha Yoga appartengono alla Scuola filosofica Natha.

Ed infatti il mito narra che in origine lo Yoga era riservato solo alle divinità, in particolare agli Dei e non le Dee. Shiva però acconsentì ad impartire gli insegnamenti sullo Yoga a sua moglie Parvati. Si trovavano sulla riva di un fiume, ma a Parvati quegli insegnamenti non interessavano, si annoiava e alla fine si addormentò... Shiva ne fu molto irritato, ma la sua ira scomparve appena si accorse che qualcuno aveva seguito con grande attenzione i suoi insegnamenti: era un pesciolino che, nascosto tra le rocce del fiume, aveva ascoltato tutto con grande interesse. Così Il Dio Shiva decise di trasformarlo in un essere umano, dandogli il nome Matsyendra, il Signore dei Pesci.

Con questa trasformazione il pesce divenne Yogin, Matsyendra e diventò “il maestro fondatore” del Hatha Yoga, colui che apprese questa disciplina direttamente dalle labbra di Shiva.
Una famosa posizione di Yoga si chiama proprio Matsyasana, il Pesce.
E molto bello ascoltare le leggende, perchè sempre in realtà hanno spunti per riflettere. Per cui potremo dire che lo Yoga rappresenti una “ trasmissione Divina” che c è stata ”passata dagli Dei” per aiutarci nel nostro cammino non facile di esseri umani.
Maestri:
I primi grandi Maestri dell'Hatha Yoga, considerati come i capostipiti di questa grande disciplina, sono Matsyendranath, vissuto tra il XI ed il XII secolo D.C. fondatore di uno Yoga incentrato principalmente su pratiche psico-fisiche e Gorakshanath, suo discepolo.

Yogi Gorakshanath
La Diffusione del Hatha Yoga:
Hatha Yoga è la corrente più conosciuta dello Yoga e quella che ha avuto una grande diffusione in occidente.
Magari questo suo aspetto di partire dal corpo, dalla materia del corpo, l'ha resa più " vicina" alla mentalità occidentale.
Come tutto lo Yoga, insegna a dominare l'Energia Cosmica presente in ogni essere umano, ad equilibrare le polarità, a controllare il respiro e per cui la mente, a convogliare il Prana nei canali energetici, detti Nadi e nel canale centrale denominato Shushumna, in modo da ottenere Forza e Salute nel corpo e chiarezza e calma nella mente e prepararsi così alla Contemplazione e alla Meditazione, fino a poter raggiungere lo scopo finale dello Yoga, il Samadhi.
Si legge spesso negli antichi testi "chi riesce a raggiungere gli obiettivi prefissati è considerato un “Siddha”, cioè colui che ha raggiunto la perfezione, grazie alla fusione tra la coscienza universale e la coscienza individuale dell’uomo."
Significato di Hatha Yoga
L' India
Storia dell'Hatha Yoga
La Pratica
I Maestri e le Scuole
I benefici

Significato del Hatha Yoga Yoga:
Hatha Yoga rappresenta un grande cambiamento ed una grande nuova possibilità, perché introduce insegnamenti pratici su come ottimizzare la propria Meditazione ed Assorbimento Divino, con tecniche che intervengono sul corpo fisico per aprire i canali energetici ove il Prana scorre.
Hatha Yoga viene spesso definito lo Yoga della Forza, a volte anche dello lo Yoga dello sforzo.
Letteralmente la parola Hatha significa: Ha come Sole, Tha come Luna.
Questo rappresenta una chiave d'accesso alla visione Tantrica del Hatha Yoga; tutto il manifesto della Vita è composto di polarità e mantenere le polarità in equilibrio tra loro ed in cooperazione, è la via verso l’Armonia, interiore ed esteriore.

Lo Yoga è infatti un cammino verso Moksha, la Liberazione o raggiungimento del Samadhi, l'unione col Divino, ove ogni polarità si ricongiunge nel grande Uno.
Hatha Yoga vuole anche rappresentare l’insieme dei due respiri. Nel Hata Yoga tutte le dualità e gli opposti vogliono essere riuniti.
Tecnicamente però dietro questa simbologia, Hatha Yoga insegna: ci sono due grandi canali energetici in ogni essere umano, il canale maschile, solare, attivo ed il canale femminile, lunare, ricettivo. Per cui la parola Ha-tha, in questo senso, vuole essere un' indicazione verso una pratica che mira a questa Unione tra le due polarità della vita.
L'equilibrio di queste due polarità crea la vera Forza.
Hatha significa anche sforzo, infatti viene anche definito lo Yoga dello Sforzo perché molte delle posizioni, Asana, dei Pranayama, esercizi di controllo del Respiro e dei Yoga Mudra presentati da questa tecnica richiedono uno sforzo notevole ed anni di pratica al fine di riuscire a padroneggiarli.
È una pratica molto bella, che dà enormi benefici.
L'India:

Per una corretta illustrazione di cosa sia l’Hatha Yoga, occorre iniziare a capire il nido culturale nella quale si è sviluppata Certo, l India, la Grande Madre di cosi tante correnti di pensiero, Filosofie, Religioni…diverse in tanti aspetti tra pratica, visione, scuola di pensiero, etc, ma tutte finalizzate allo stesso scopo: comprendere chi siamo, noi esseri umani su questo magnifico Pianeta e trovare vie e metodi per ricongiungersi alla Sorgente della Vita.
Chi siamo e come “ funzioniamo" e non solo, come possiamo ottimizzare il flusso dell'Energia Cosmica attraverso il nostro essere, migliorare la nostra salute, acquisire il controllo della mente ed infine ricongiungersi al Tutto Infinito.
Questa Terra e solo in questa Terra, una Filosofia come lo Yoga poteva nascere, evolversi, raffinarsi per poi espandersi nel Mondo….

Per chi non ha mai visitato l’India scelgo di condividere la mia esperienza; c è così tanta tanta Devozione!! Tutto ci rimanda a questa ricerca spirituale che da sempre l’essere umano ha profondamente provato come anelito che lo spingeva a ricercare la Verità.
È difficile spiegare, ma tutto questo si sente…si respira…si beve e si mangia…! È come un Elisir che dopo poco tempo di permanenza ci invade completamente e a breve ci si ritrova a lasciare gli abiti che normalmente indossiamo nella valigia ed ad iniziare a volersi vestire di tutti quei colori…così colori… che entrano dentro! E solo a portarli addosso…sono già una vera meditazione!! Si…Meditazione! E proprio in India che è nata questa pratica di sedersi, nella posizione del Loro, a Meditare, a portare dentro la nostra Consapevolezza ed imparare ad esplorare il Mondo interno…e da lì…dal Dentro, Immutabile ed Eterno, capire il Fuori, cambiabile e temporaneo.
Ecco, spero che questa mia piccola condivisione vi abbia un po' portato lì, con me, in India, ed iniziate ad avere un’idea del background che ha permesso allo Yoga di svilupparsi.
Per cui lo Yoga nasce come anelito dell’Essere Umano a cercare modi per comprendere l'Intera Esistenza incluso il “ piccolo pianeta uomo/ donna”.

Come nasce Hatha Yoga:
Gli inizi dello Yoga datano circa 4.000- 5.000 AC. Questo è comprovato dalla prima statuetta raffigurante un essere umano seduto nella classica posizione del Loto, ritrovata nella Valle dell' Indo datata circa il 4.000 AC.

Questo ci testimonia che migliaia di anni fa l’essere umano già eseguiva queste pratiche.
È solo molto molto tempo dopo che la pratica Yoga si arricchisce del movimento del corpo e di pratiche di respirazione ed esercizi energetici.
Si ritiene che il testo più antico ritrovato che descrive codificandole pratiche tipiche dell’Hatha Yoga sia il Amrtasiddhi, datato XI secolo DC.
Ma sono stati ritrovati cenni di pratiche in stile Hatha Yoga in testi ancora più antichi, come le Epiche Sanscrite, che appartengono al vastissimo mondo di testi, epopee, sutra, della tradizione Induista, come pure cenni sulle stesse pratiche tipiche del Hatha Yoga, in testi del Canone Pali, che invece appartengono alla tradizione Buddista. In questo canone Pali, si dice che il Buddha descrisse pratiche come spingere la lingua contro il palato con il proposito di controllare la fame e di conseguenza la mente.
Il Buddha usava anche posizioni come quella di esercitare una pressione sul perineo con il tallone mentre seduto nella posizione del Loto. Questa posizione è molto usata anche nel Kundalini Yoga.
Altre referenze sempre dai citati Epiche Sanscrite, ci informano che pratiche che poi diventeranno specifiche del Hatha Yoga, eseguite però solo da asceti, iniziarono gia’ dal primo secolo D. C.

È qui credo c' è un importantissima considerazione da annotare nel nostro cercare di capire cosa sia Hatha Yoga. Quei tempi descritti precedentemente dove saggi come il Buddha e molti altri ancora portavano i loro insegnamenti nei villaggi e nelle città sono stati una grande svolta nella cultura indiana ed hanno avviato un processo di diffusione di tecniche ed insegnamenti che se no erano tramandate solo tra gli asceti.
È molto interessante notare, ricercando sulle origini del Hatha Yoga, che pratiche specifiche che poi sono diventate tipiche del Hatha Yoga e descritte con accuratezza nei testi correlati, si svilupparono invece su due fronti parallelamente, quello della tradizione Indù e quello della tradizione Buddista. Anzi sembra che questo testo, il Amrtasiddhi, cioè la versione originale e non quelle successive dove alcune cose furono oscurate, sia stato composto da Buddisti della Scuola Tantrica. Il testo insegna i Mahabandha, Mahamudra e Mahaveda.
C’ è un importante considerazione da fare: spesso si nota nella storia delle culture, civiltà, filosofie, sviluppatesi nel mondo, una tendenza a voler reclamare per se' innovazioni o scoperte. Questa diciamo competizione si rileva anche tra Induismo e Buddismo, chiaramente. Ma ormai nel XXI secolo, dovremmo accettare che a volte è proprio dall'unione, dall'ispirazione reciproca, dalla Risonanza, che sia tra correnti filosofiche di pensiero, o tra scienziati che studiano sullo stesso soggetto per istituti diversi, che nuove possibilità nascono e si modellano e acquistano forme e metodi.

Credo che questa potrebbe essere la via della Saggezza e della vera Fratellanza e Sorellanza tra gli esseri umani, mentre il reclamare che cose nate e sviluppate in un altro istituto o nel nostro caso, da altre filosofie e religioni, non abbiano avuto un' importanza nello sviluppo ed arricchimento della nostra propria corrente di pensiero, sia un atteggiamento puerile da lasciar andare, appunto.
Per cui se si ricerca con accuratezza, si deve accettare che le prime descrizioni codificate in testi scritti delle pratiche col corpo che poi prenderanno il nome di Hatha Yoga vengono da testi Buddisti, precisamente dell'aspetto Tantrico del Buddismo, dal VIII secolo D.C. in poi.
Una iscrizione alla fine di uno dei primi manoscritti del Amrtasiddhi assegna la sua compilazione a Mahavacandra o Avadhitacandra e dice che il testo rappresenti gli insegnamenti di Virupaksa, che secondo alcuni storici di Indiologia potrebbe essere il grande Maestro Buddista, Virupa.
L’ultima considerazione sulle origini del HathaYoga, riguarda i tanti aneddoti tramandati dei discepoli sulla storia del Buddha; si narra che quando il Principe Siddharta lasciò la reggia paterna per ricercare la Verità della Vita, si recò da molti saggi. Si racconta che dopo aver seguito gli insegnamenti dei vari saggi, trascorse anche lui anni con gli asceti nelle foreste. Le pratiche di questi asceti, già includevano alcuni elementi che poi saranno classificati come Hatha Yoga, tipo Kumbhaka, Sarasvat ed altre ancora dedicate alla ritenzione del Bindu ed a far confluire Prana (Energia Vitale o letteralmente unità primaria) attraverso le Nadi ( canali energetici). Questo è molto importante perché ci testimonia che lo Yoga, piano piano, si stava evolvendo dall’essere una pratica statica all'includere certe attività del corpo o nel corpo e che appunto erano già in uso tra gli asceti prima dell'Era Buddista.
Periodo iniziale del Hatha Yoga:
Per cui la nostra accurata ricerca ci ha portato ad identificare che dall'XI secolo D.C. pratiche tipiche del HathaYoga oltre ad essere tramandate oralmente da Maestro a Discepolo, iniziano ad essere codificate in vari manoscritti. Questo testimonia che iniziavano ad essere sempre più diffuse. Chiaramente tra coloro che si dedicavano a pratiche energetiche e spirituali del tipo!
Lo scopo principale a quei tempi era di conseguire i Siddhis e Mukti. Siddhis significa poteri sovra-naturali come la lievitazione ed altri ancora, mentre Mukti la Liberazione o Illuminazione.
Periodo-Pre-Classico
Periodo Classico del Hatha Yoga
Periodo post- classico del Hatha Yoga
Era moderna

Periodo-Pre Classico:
Potremo sintetizzare che tra i testi del primo periodo del Hatha Yoga il più importante sia il Dattatreya Yoga Shastra, un testo della Scuola Filosofica Vaisnava, composto probabilmente nel XIIIsec.D.C. Il testo ci offre insegnamenti specifici di varie tecniche come Mahamudra, Mahabandha, Khecarimudra, Viparitakarani, Cairoli, Amaroli e Sahajoli.
Altri testi importanti compaiono sempre in quel periodo in seno ad altre Scuole Filosofiche, come il Vivekamartanda, contemporaneo del Dattatreyayogasutra, il Goraksasataka della Scuola filosofica Nath, il Yogabija, il Sivasamitha, della Scuola filosofica Saiva, tutti più o meno contemporanei.
Questo ci fa constatare quanto queste pratiche psico-energetiche fossero in uso! E che tantissimi ricercatori spirituali e praticanti di Yoga, assieme ai puri filosofi ed ai saggi, studiassero e praticassero i vari testi scritti dai grandi Maestri e che la comparazione tra le varie scuole filosofiche e metodi di pratica era molto intensa.
Questo, bisogna ricordare, data il XIII sec. D.C

Dattatreya Yoga Shastra
Periodo Classico del Hatha Yoga:
Ma Il testo classico e forse il più importante del Hatha Yoga è l' Hatha Yoga Pradipika. È considerato il testo più importante, il testo di base. Fu compilato dal grande Yogi Svatmarama,nel XV secolo e si ritiene che sia stato compilato sulla base di testi piu antichi appartenenti alla Scuola filosofica Vedanta o Non Duale.
Patanjali nel suo testo lo Yoga Sutra non spiega come svolgere attivamente la pratica dello Yoga, per cui Svatmarama, vissuto circa nel XV secolo, decise di comporre un manuale pratico: l’Hatha Yoga Pradipika, che significa letteralmente “ la Lanterna sullo Yoga” o La Lanterna dello Yoga”, in cui raccolse tutte le pratiche yogiche trattate fino a quel momento in testi sconosciuti, o oralmente. In tal senso l’Hatha Yoga è la parte descrittiva delle pratiche del Raja Yoga.
Infatti l’Hatha Yoga Pradipika include informazioni precise sulle varie pratiche del Hatha Yoga e le codifica precisamente in:
Shatkarman - 6 atti di auto, purificazione
15 Asana ( posizioni, sedute, distese e non sedute)
Pranayama ( esercizi di respirazione)
Kumbhaka ( ritenzione del respiro)
Mudra ( pratiche energetiche interne)
Meditazioni
Chakra
Kundalini
Nadanusandhana (concentrazione sul suono interno)
e molto altro.
È importante notare che già vari testi del periodo Pre-classico, riportano una tendenza a promuovere uno Yoga universale, disponibile a chiunque, senza dover studiare la complessa Metafisica della Scuola Samkhya o di altre delle dominanti Darshana( Scuole Filosofiche ).
Questa democratizzazione dello Yoga, nata già in quel periodo, è un fatto molto molto importante da annotare, perché rendeva questa pratica accessibile a chiunque ed è forse proprio questo suo essere resa popolare che ha permesso la sua grande diffusione!

Hatha Yoga Pradipika
Periodo post- classico del Hatha Yoga:
Ci sono molti testi scritti dopo il Hatha Yoga Pradipika
L' Anaraughasasana, scritto intorno al XVI sec. D.C . di cui sono stati ritrovati frammenti anche nella provincia dello Xinjiang,in Cina.
Alcuni di questi testi descrivono variazioni delle Tecniche elencate nel Hatha Yoga Pradipika.
Il più importante comunque è il Gheranda Samhita, testo redatto tra il XVII ed il XVIII sec. D.C. dal grande saggio Gheranda, che presenta Hatha Yoga come Ghatastha Yoga.
Il saggio Gheranda propone sette niyama, o discipline, necessari per la pratica dello yoga: irreprensibilità, fermezza, stabilità, costanza, illuminazione, percezione e purezza.
Presenta 6 metodi di purificazione del corpo, 32 Asana, 25 Mudra e 10 Pranayama. È il testo più enciclopedico dell'Hatha Yoga.

Gheranda Samhita
Era moderna:
Abbiamo constatato la grande diffusione del Hatha Yoga e lo studio dei tanti testi scritti da vari Maestri Yogi e da filosofi delle varie Darshana caratterizzare il periodo storico che va dal XII sec D.C. fino all' XVIII sec D.C.
Dal XVII al XIX sec D.C. le varie élites urbane Indù e Mussulmane che costituivano le classi governanti, guardavano agli Yogi con derisione. Durante il regno di Aurangzeb furono pure perseguitati. Questo mise fine ad un periodo di tolleranza religiosa.
Ma l' Hatha Yoga rimase popolare nelle aree rurali.
Anche il governo Inglese durante il periodo coloniale guardava gli Yogi con antipatia.

Swami Vivekananda
Si dice che proprio questa antipatia spinse il grande Vivekananda a fare una distinzione tra gli esercizi puramente fisici del Hatha Yoga e l'Alto Cammino Spirituale del Raja Yoga.
Pratica:
La pratica del Hatha Yoga è complessa e richiede certe caratteristiche e molta disciplina e determinazione da parte dello Yogi.
Quello che oggi si conosce come Hatha Yoga in occidente è in realtà solo una parte, una piccola parte, cioè fare posizioni (asana) e Pranayama per allentare un po’ la tensione della vita moderna e mantenersi in forma.
In realtà l'Hatha Yoga è molto di più!
È un' intero modo di vivere la vita.
In India si estende ben oltre l'essere un sistema di sofisticate posizioni ed integra un sistema di etica, dieta, purificazione del corpo, Pranayama, Meditazione, insomma un vero percorso spirituale!
Assieme agli Yoga Sutra di Patanjali del Raja Yoga, i testi del Hatha Yoga, il Hatha Yoga Pradipika ed il Gheranda Samitha, insegnano all' aspirante Yogi la via verso la Auto-Realizzazione e danno istruzioni precise su tutti gli aspetti dell'esistenza.
Nel Hatha Yoga Pradipika si elencano le caratteristiche che uno Yogi deve mantenere:
Utsaha ( entusiasmo )
Sahasa ( coraggio)
Dhairya (pazienza)
Jnana tattva ( essenza della conoscenza)
Nishcaya ( determinazione)
Tyaga ( rinuncia)
Questo ci fa notare la differenza dell'approccio occidentale da quello indiano.
Forse molte persone che praticano Yoga non hanno esattamente capito che non si tratta solo di fare posizioni, ma di molto di più.
Certo, da ugualmente tantissimi benefici, anzi per quel che osservo, piano piano affina la materia anche se un praticante non ha mai approfondito uno studio, anche se superficiale, della Filosofia che c'è dietro l'esecuzione delle posizioni.
Ma, a mio piccolo avviso, abbracciare una Filosofia senza studiarne, almeno in piccola parte, i testi e seguirne gli insegnamenti, anche se all'inizio non li comprendiamo veramente, è un pò come usare qualcosa che ci viene reso disponibile, ma così, superficialmente, senza approfondire.
E' un atteggiamento molto comune nella società moderna.
Questo è molto importante da capire ed accettare.
Limitarsi all'aspetto della performance fisica, può far crescere l'ego delle persone e non dissolverlo, come invece insegna lo Yoga.
L'ideale è seguire un insegnante che sia ispirato/a e che abbia una chiara visione e una certa conoscenza dell'insieme della Filosofia Yoga che insegna.
Vi darà davvero molto di più, vi porterà in una dimensione più alta, vi farà " respirare " lo Yoga e viverlo nella sua potenza e sacralità" .
Allora sentirete di evolvervi davvero e percepirete le sottili trasformazioni del vostro livello vibrazionale e potrete accedere a frequenze più alte.
Dieta:
Tornando a cosa insegnano gli antichi testi, alcuni danno molta importanza a Mitahara o dieta moderata o misurata.
La sezione del Gheranda Samitha dal punto 5.16 al 5.32 discute solo dell'importanza della dieta per arrivare ai massimi benefici del Hatha Yoga.
Si scrive “ mangiare è una forma di atto devozionale verso il tempio del corpo, come se uno esprimesse il suo rispetto per gli Dei.
Nel Hatha Yoga Pradipika, si insegna che la soddisfazione del senso del gusto non dovrebbe guidare le abitudini alimentari e che sarebbe opportuno mangiare solo quando si ha fame mai mangiare troppo.
Anzi si insegna che lo Yogi deve mangiare senza arrivare mai a riempire completamente lo stomaco, ma lasciare sempre ¼ dello stomaco vuoto.

Purificazione del corpo:
Molta importanza viene data alle pratiche di purificazione del corpo, da fare seguendo gli insegnamenti e sotto la supervisione del proprio Maestro.
Le più comuni tecniche di purificazione del corpo vengono chiamate Shatkarman o le 6 azioni di pulizia.
Queste sono:
Dhauti ( pulizia dei denti e del corpo),
Basti ( Pulizia del Colon)
Neti ( pulizia dei passaggi nasali)
Trataka ( pulizia degli occhi)
Nauli ( massaggio addominale)
Kapalabhati ( pulizia della flemma)

Pranayama:
I metodi delle Shatkarma variano a seconda delle scuole.
Tantissima importanza nell'Hatha Yoga viene data alla pratica dei Pranayama.
L'uso del Pranayama durante l’esecuzione delle Asana è tipico del Hatha Yoga; nelle scuole di Hatha Yoga è una delle prime cose che viene insegnato, imparare a respirare con tecniche di Pranayama durante l'esecuzione delle asana.
Nello Hatha Yoga Pradipika alla sezione 2.71 si spiega che il Pranayama è un pratica in tre parti: Purakha ( inalazione), Rechaka ( esalazione) Kumbhaka ( ritenzione). Il testo continua spiegando che durante l'inalazione e l'esalazione tre cose si muovono: l'aria, il Prana ed i pensieri del praticante e che queste cose sono intimamente connesse. Mentre nel Kumbhaka c è calma assoluta per cui si può sperimentare la dissoluzione. La Pratica del Respiro a quattro tempi che divide Kumbhaka in due tipi, “antara kumbhaka” e “bahya kumbhaka”, viene presentata posteriormente, in altri testi.

Luogo dove praticare:
Se si segue il vero Hatha Yoga ed i suoi insegnamenti dai testi classici anche il luogo dove praticare viene descritto accuratamente e vengono dati consigli pratici. Lì lo Yogi può sperimentare le pratiche che saranno sempre più complesse in uno spazio protetto e dove ci siano i requisiti fondamentali affinché possa progressare nella sua pratica.
L'Hatha Yoga insegna: “alcune posizioni all'inizio saranno difficili, il corpo tremera' e lo Yogi non riuscita a tenerle per un prolungato lasso di tempo, ma a mano a mano che pratica con disciplina, il tono muscolare aumenterà e lo sforzo si riduce”
Si dice anche “ una Asana diventerà perfetta quando non ci sarà più nessun sforzo nel mantenerla"
Mudra:
La Pratica dei Mudra è un' altra caratteristica dell'Hatha Yoga.
I Mudra sono pratiche energetiche dette anche Sigilli Yogici, gesti appunto servono a sigillare l'energia nel corpo.
Nei testi più antichi venivano insegnati per far risalire e ritenere il Bindu, ritenuto uno delle energie vitali. Infatti i primi Yoga Mudra erano realizzati attraverso la pratica di posizioni invertite, che cioè usavano la gravità per far risalire il Bindu su verso la testa e non lasciare che si disperdesse attraverso i genitali.
Comunque in epoche posteriori questa pratica si stabilizza con la visualizzazione o percezione del canale energetico centrale ( Shushumna) e dei 7 Chakra correlati per incentivare il flusso del Prana attraverso questo sistema dei Chakra.
I Mudra più praticati sono i:
Mahabandha
Mahamudra
Viparita Karani
Khecari Mudra o Sarasvat
Vajroli

Meditazione:
Quando si studia la Filosofia Yoga, si comprende che in realtà tutta la Sadhana, (pratica), per cui tutte le tecniche e pratiche che ho cercato di descrivere in modo che sia comprensibile e chiaro a chiunque sia interessato/a a capire cosa sia racchiuso nella parola Yoga, ha lo scopo unico di portare il praticante nello stato della Meditazione.
Nel Raja Yoga, Dhyana, il 7° scalino dello Yoga, à appunto la Meditazione.
Solo da quello " scalino" si può accedere all'ultimo scalino, il Samadhi.
Tutto lo Yoga per cui anche Hatha Yoga è un percorso per portare i suoi praticanti a livelli sempre più profondi di comprensione, realizzazione, salute, controllo del sè e meditazione.
Tutte le pratiche descritte di Hatha Yoga; la purificazione del corpo, le Asana, i Pranayama, i Mudra, hanno lo scopo di preparare lo Yogi alla Meditazione, cioè a realizzare il Nada-Brahman o la completa Unione con Brahman attraverso il Suono o Nadanusandhana.
La meditazione sul Nadanusandhana è possibile dopo anni di pratica ed una forte disciplina.
Rilassamento:
La pratica del Rilassamento è un altro aspetto del Hatha Yoga a cui viene dato molta importanza.
Viene considerato una parte importantissima della pratica Yoga.
In molte lezioni vengono dati spazi tra l'esecuzione delle asana a momenti di rilassamento per ricaricare il corpo.
Sembra che la pratica del rilassamento sia nata proprio nel Hatha Yoga forse proprio perché essendo lo Yoga dello Sforzo, c'era bisogno di questi momenti per rigenerare il corpo, ma anche per far cogliere al praticante, la percezione di quello che accadeva a livello sottile.
I Benefici:
Praticare con disciplina lo Yoga della Forza ci porta grandi benefici psico-fisici.
Il corpo si rinvigorisce e cambia, acquistando flessibilità, vigore, tono muscolare.
Le articolazioni si rafforzano e tutte le funzioni metaboliche del corpo risentono in positivo delle pratiche offerte da questa disciplina.
Il corpo entra in un processo rigenerativo.
Anche a livello Posturale c è un grande beneficio.
A livello mentale migliora la concentrazione e la pratica del controllo del respiro ci apre ad una maggior tranquillità.
Grazie alla pratica di Pranayama e dello stadio contemplativo e meditativo possiamo iniziare un profondo un lavoro su noi stessi e sulla nostra personalità.
La pratica dello Yoga porta naturalmente ad abbandonare atteggiamenti che non siano molto positivi, verso il nostro corpo e verso la nostra mente, ci rende decisamente più creativi e vitali.
Inoltre ci aiuta a gestire lo stress, le emozioni ed a migliorare il controllo di sé.
Il corpo cambia e la mente cambia, mentre lo Yogi piano piano risale il cammino degli 8 scalini o membra, come descritto dettagliatamente dal saggio Patanjali nei suoi preziosi Yoga Sutra.

Patanjali
Per cui potremmo dichiarare che tutto il Hatha Yoga ha come scopo finale lo stesso del Raja Yoga. C è chi dice che nello Yoga Sutra non vengono forniti indicazioni dettagliate sulle pratiche fisiche e che questo spinse il saggio Svatarama a redigere il Hatha Yoga Pradipika annotando tutti gli insegnamenti impartiti, per lo più oralmente e creando una vera guida alla pratica, appunto, una “Lanterna sullo Yoga".
Ho potuto constatare leggendo le guide di vari grandi Maestri del Hatha Yoga di come essi rispettassero il Raja Yoga di Patanjali, anzi il grande Maestro Krishnamacharya chiama lo Yoga Sutra di Patanjali “ il testo di base dello Yoga a cui un vero Yogi deve continuamente riferire”

Yogi Krishnamacharya
Spesso fa riferimento agli Yoga Stura nei suoi insegnamenti, dichiarando che Hatha Yoga fornisce dettagli ed indicazioni pratiche su come ottimizzare i pioli (scalini o membra) descritti con grande accuratezza negli Yoga Sutra e che non si può progredire nella pratica dello Yoga, né delle Asana, se non si inizia dai primi 2 pioli, denominati Yama e Niyama.
Questo ci testimonia che lo Yoga è una via ben chiara e reliabile verso la Liberazione, Moksha, o auto-realizzazione, la vera conoscenza e un metodo per uscire dalla ruota del Karma.

Se meditiamo su questi ultime importanti guide di cosa sia veramente Hatha Yoga, magari realizziamo quanto non siano veramente questi gli scopi dei tanti praticanti di Yoga nel mondo occidentale!
Spesso semplicemente perché non vengono guidati verso la comprensione di cosa sia veramente lo Yoga ed invitati ad iniziare dai primi due degli 8 scalini dello Yoga, ma solo stimolati a progredire nel realizzare le Asana, il terzo degli scalini del Raja Yoga.
Ci possono essere degli effetti collaterali nel non seguire esattamente questa scala.
Mi auguro comunque che questo blog possa essere uno spunto a rivedere le nostre idee su questa antichissima disciplina ed un invito ad approfondire ed integrare questo scopo Spirituale e Puro nelle nostre pratiche di Yoga. Per esperienza vi posso garantire che se arricchite la vostra pratica di questo anelito Spirituale, troverete i veri benefici dello Yoga che non rimarranno solo confinati ai benefici fisici e fisiologici, ma vi porteranno ad una visione più vasta di voi stessi e dell' intero mondo, una visione che, mi auguro, diventi quella comune nelle generazioni a venire!
Ci sono molti testi che parlano di pratiche più esoteriche legate al nome del Hatha Yoga.
Alcune tradizioni come quella Tantrica del Kaula nell'Induismo o Sahajiya del Buddismo Tantrico, fanno uso di pratiche legate al Hatha Yoga per raggiungere i famosi Siddhis o poteri sovranaturali, ma tanti dei grandi Maestri del Hatha Yoga ed i testi principali mettono in guardia il praticante contro alcune di queste pratiche che potrebbero distogliere l'attenzione ed il goal del vero scopo dello Yoga che è appunto la Liberazione ed Unione col Divino.
I Maestri e le scuole:
L' era moderna dell'Hatha Yoga ha avuto grandi Maestri che hanno dato un grande contributo alla diffusione dello Yoga e del Hatha Yoga nel mondo occidentale.

Tra questi Swami Kuvalayananda ed il suo discepolo Tirumalai Krishnamacharya che ha insegnato dal 1924 fino al 1989.
Krirshnamacharya ha avuto come studenti i capotistipiti delle più diffuse tecniche Yoga di adesso, come K.Pattabhi Jois, famoso per popolarizzare il vigoroso Ashtanga Yoga, B.K.S.Iyengar da cui è nato l' Iyengar Yoga ed altri ancora.
Le scuole più prestigiose del Hatha Yoga sono la Divine Life Society fondata a Rishikesh da Sivananda, (1887- 1963) un grandissimo Maestro che dopo aver esercitato con molto successo la professione di medico di grande umanità, si ritirò ed iniziò la ricerca Spirituale che lo portò ai piedi dell' Himalaya, dove appunto a Rishikesh fondò la sua scuola.

Molti dei suoi discepoli hanno a loro volta propagato i suoi insegnamenti sia in India che in occidente. Tra le Scuole più prestigiose fondate dai discepoli di Sivananda c'
è la Bihar School of Yoga fondata nel 1968 da Swami Satyananda che era stato discepolo di Sivananda dell'età di 19 anni e la International Sivananda Yoga Vedanta Center fondata da Swami Vishnu- devananda.
Adesso nel mondo ci sono tantissime scuole che offrono classi di vari tipi di pratiche Yoga.
Questo ci testimonia quanta popolazione mondiale pratichi Yoga!
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